Anna Cereseto

Professoressa di virologia molecolare

Anna Cereseto sviluppa una carriera scientifica seguendo lo studio di come alcuni virus raggiungono il DNA cellulare per prendere il comando delle cellule stesse e come queste proprietà di “dirottatori” cellulari possano essere utilizzate proprio per curare errori genetici. Fin da giovane coltiva una passione per il DNA e l’ingegneria genetica. Terminati gli studi si trasferisce negli Stati Uniti al National Institute of Health a Bethesda, nel laboratorio di Robert Gallo (fucina di studio di HIV-1 dove ha occasione di studiare l’interazione molecolare dei retrovirus con il nucleo della cellula ospite). Dopo i primi 7 anni a Bethesda si trasferisce a New York alla Cornell University e al Mount Sinai School of Medicine dove compie i primi passi nel mondo della Terapia Genica per scoprire che una delle più potenti armi per la cura di malattie genetiche sono proprio i virus con il loro potere di portare materiale genetico all’interno di cellule.

Dopo circa 10 anni rientra in Italia richiamata dall’inguaribile passione per il suo paese e per la voglia di accogliere la sfida di partecipare alla progressione della ricerca italiana insieme a tanti validi ricercatori italiani. Rientra all’Istituto Superiore di Sanità a Roma per trasferirsi dopo un anno all’International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology (ICGEB) di Trieste, seguito da circa 7 anni alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Il trasferimento più recente è stato all’Università di Trento dove attualmente è Group Leader del laboratorio di Virologia Molecolare, docente di Virologia Molecolare e terapia Genica per il Corso di laurea in Biotecnologie e coordinatrice del Programma di Dottorato in Scienze Biomolecolari. Attualmente guida un fantastico gruppo di ricerca che massimizza l’unione delle sue anime di virologa molecolare e biologa molecolare per l’ingegnerizzazione del DNA e la terapia genica. Lo scopo della loro ricerca è di avanzare le biotecnologie per la cura di difetti genetici. La loro attività ha portato a evo-Cas9, un perfezionamento della tecnica di editing genomico CRISPR-Cas9. Lo studio è stato pubblicato nel 2018 su Nature Biotechnology. A partire dal 2019 sarà impegnata nel progetto “Unlocking precision gene therapy”.

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