Conservare il passato per progettare il futuro
Per progettare il futuro del patrimonio storico e artistico di un paese occorre conservarne il passato. In che modo? Secondo Paolo Gasparoli, è necessario superare il cortocircuito che si attiva tra la necessità di conservazione e l’esigenza di trasformazione, dotandosi di un metodo che basa le proprie scelte sulla conoscenza. Questo metodo si dettaglia in una cura costante che contempla la manutenzione ma anche la comunicazione e la valorizzazione. In questo modo, dal passato è possibile trarre informazioni per progettare il futuro, prevedere i processi di invecchiamento per programmare le attività di cura e cambiare il paradigma del restauro con una cura costante e continua del nostro patrimonio.
To plan the future of the historical and artistic heritage of a country, we must preserve its past. But how? According to Paolo Gasparoli, we need to overcome the short circuit that is activated between the need for preservation and the requirement to transform, by finding a method in which choices are based on knowledge. This method entails constant care, which includes maintenance, but also communication and making the most of things. Thus, it is possible to obtain information from the past, to help us plan the future, predict the ageing processes in order to schedule the care activities and exchange the paradigm of restoration with constant and continuous care of our heritage.

Paolo Gasparoli
Architetto e restauratorePaolo Gasparoli è architetto, restauratore e docente di Tecnologia dell’Architettura al Politecnico di Milano. Ha sviluppato ampi studi sui temi del progetto e delle tecniche per l’intervento sul costruito e sui processi di manutenzione programmata, in particolare nell’ambito dell’archeologia e dell’edilizia storica.