L’archeologa Roberta Menegazzi ha visitato per la prima volta l’Iraq nell’autunno del 2002. Era il periodo dell ultimatum a Saddam Hussein e delle indagini degli ispettori ONU per verificare la presenza armi distruzione di massa che avrebbero preceduto la guerra. Da allora, si è verificato un attacco al patrimonio iracheno che è proseguito fino alle recenti distruzioni a opera dei miliziani dell’ISIS di siti fondamentali della storia della Mesopotamia. In questo contesto opera da anni il Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino, di cui Roberta Menegazzi fa parte, con progetti di salvaguardia del patrimonio, formazione del personale e restituzione di luoghi culturali e musei alle comunità locali. L’obiettivo, in queste e altre aree del mondo, è costruire ponti tra passato, presente e futuro per continuare a cercare, al di là delle differenze, quello che rende simili le culture.

The archaeologist Roberta Menegazzi visited Iraq for the first time in the autumn of 2002. It was the time of the ultimatum that was given to Saddam Hussein, and of the investigations by the UN inspectors to verify the presence of weapons of mass destruction, which preceded the war. Since then, there has been an attack on the Iraqi heritage, which continued up to the recent destructions by ISIS militiamen of sites that were fundamental to the history of Mesopotamia. The Archaeological Research and Excavations Centre in Turin has worked in this setting for many years; Roberta Menegazzi collaborates with the Centre, on projects to safeguard heritage, train personnel and give cultural sites and museums back to the local communities. The goal, in these and other areas around the world, is to build bridges between the past, present and future, to continue to look beyond the differences of cultures, for what makes them similar.